BLU GENOVA ..la collezione continua…

Liguria Dinamic ha cambiato il “vestito”, ma non le belle abitudini.. Parlo di chi puntuale movimenta le nostre rubriche ,regalando ai lettori ,esperienze, emozioni e in questo caso colore..il colore BLU GENOVA…

Alessandro Sala descrive la sua nuova opera….

Titolo: BluGenova Nr. II

Tecnica: olio su tela

Formato: 70x100cm

Introduzione dell’artista.

Oggi, in anteprima nazionale ed internazionale, ho il piacere di presentare a Voi cari  lettori del blog Liguria Dinamic  la seconda opera della collezione “BluGenova”.

Ho eseguito una ricerca accurata ed attenta, direi meticolosa, nella scelta delle tonalità del blu e uno studio su scritta, posizione dei soggetti, rispettando una “matrix” geometrica ,che suddivide l’intera area pittorica.

La scritta “BLUGENOVA” è un omaggio al movimento artistico Futurista, che ho sempre ammirato ed apprezzato. Ho sempre ben presente nella mia mente la meravigliosa mostra degli anni ’90 a Palazzo Ducale di Genova, ove vennero esposte opere dei grandi maestri del movimento Futurista .Quanta magnificenza!

La scritta è accolta nel grande cielo genovese, limpido ed immenso ,che spesso ritroviamo nelle giornate invernali ,quando la tramontana è regina assoluta. Appena sotto,sul lato sinistro una luna piena ,che appare nel cielo fra le ore 16/17, è leggermente nascosta da questo “uomo genovese” ,abbigliato in tutto jeans. Egli è sopra il tutto …Sono stato ispirato da un ricordo della mia infanzia, quando in viale Brigata Partigiane, in fondo verso il mare ed il Palasport, soggiornava la statua del gigante “Il Navigatore” ,anno 1939 opera dello scultore Antonio Maria Morera e nel semicerchio era inciso il motto: “Vivere non necesse, navigare necesse est”.

Il mare è leggermente mosso e lambisce la Superba l,asciando quel profumo a noi genovesi tanto caro. La città che ho rappresentato ha punti di riferimento della mia vita ,specialmente quella adolescenziale: Porta dei Vacca, Torre Embriaci e Palazzo San Giorgio. Il Palazzo delle compere di S. Giorgio, conosciuto anche così, è un ricordo che mantengo sempre vivo e presente perché, essendo figlio di portuale, ho potuto visitarlo parecchie volte nella mia infanzia. Negli anni ’60 venivano consegnati lì i doni nel periodo dell’Epifania ai figli dei dipendenti delle compagnie portuali.

Quest’opera è nata dal mio vissuto ,passando per il mio cuore. Grazie Genova!

Per chi volesse vedere la prima opera di “BluGenova” dal vero è in mostra presso le vetrine di BPERBanca (ex CARIGE) in vico Casana…   Come mia consuetudine ho incluso un brano musicale del compianto maestro Klaus Schulze  “Windy Times” buon ascolto. A presto. (AS)

 

Alessandro Sala protagonista in “VETRINE D’ARTISTA”

Si riparte a parlare d’arte e vi segnaliamo, che potrete ammirare di persona alcune opere dell’artista Alessandro Sala   nella VETRINA D’ARTISTA, situata in Vico Casana, vetrina di BPER BANCA Spa, che con questa splendida iniziativa offre da anni visibilità agli artisti genovesi.

Dobbiamo anche ringraziare la GALLERIA VIRTUALE SESTRESE nella persona di Irina Shmygova per la opera di mediatrice  tra la banca e il mondo degli artisti.

 

 

 

 

 

L’esposizione dal titolo..”COSI’ TI VEDO GENOVA” sarà visibile fino al 31/03/2023 e  è composta da tre opere:

Blu Genova- Il Giocoliere-Moondance

 

Come sempre Sala , che periodicamente presenta le Sue opere nel nostro blog,

ha voluto dare la sua interpretazione di Genova, città natale e a cui è profondamente legato.

Non rimane altro che andare a vedere!!!!!!

A.L.

La nuova collezione “BLU GENOVA” .. numero 1…

Dopo la nostra incursione nello studio di Alessandro Sala, che ha gentilmente concesso alcuni scatti del dipinto in produzione, oggi finalmente vi presentiamo in anteprima l’opera finita…

Titolo: Blu Genova  No. I (Collezione Blu Genova)

Tecnica: olio su tela

Formato: 70x100cm

Introduzione dell’artista:

“Nulla nasce per caso”.

Inizio con questa frase l’introduzione del mio nuovo dipinto e nuova collezione. Primavera ed estate che ormai abbiamo lasciato alle nostre spalle, sono state linfa per creare questa collezione. Coloro che hanno avuto il piacere di visitare la mia mostra personale nei mesi di agosto e settembre dal titolo “Arrivò la Tramontana”, omaggio alla mia città natale Genova, avranno potuto notare nelle opere presenti, dipinti ad olio, acquarelli e sculture, una rivisitazione personale della Superba.

E’ un rivedere la mia città con gli occhi di un bimbo e con il cuore di 60enne.

Ecco il perché della frase iniziale: “quando si è immersi nella fase creativa altre idee arrivano, come un fulmine a ciel sereno… ecco… sì vedo la camicia in jeans… Genova… il cielo, il mare e il vento!”.

Il jeans (tessuto) non avrà mai un periodo di declino, capo fondamentale nell’abbigliamento casuals, da lavoro, un evergreen concedetemi questo termine. Molte cose si narrano su questo tessuto…”Blu di Genova” poi storpiato in “Bleu de Genes”è un tessuto proveniente dalla Provenza ,ma lavorato in Liguria per creare i pantaloni dei marinai e per imballare le merci ,che partivano da Genova per approdare nei porti di Albione. A me piace pensare che il blu sia…Genova.

Descrizione dell’opera nei suoi dettagli.

La camicia in jeans è posizionata al centro dell’opera, nello stile grafico della “bandiera Giapponese”, mi spiego meglio.

Tutti ricordiamo perfettamente tale bandiera, un cerchio rosso al centro in campo bianco… miglior modo per attrarre lo sguardo dell’osservatore. La camicia però non deve concentrare troppo il Vostro sguardo ,ma occorre addentrarsi nei particolari. Quali?

 

La cravatta che svolazza, leggermente allentata dal collo, direi in stile “scazzo”, ove sono dipinti alcuni edifici, che rappresentano il centro storico della città ,compresa la bandiera con la Croce di S. Giorgio. In alto compare la scritta “BLU” e in basso “GENOVA”, le lettere sono spaziate fra loro “appese” alla corda da stendere (in dialetto ‘taggia’), con le relative mollette. La scritta è in balia del vento, quel vento che anima la Superba e come tradizione vuole asciuga il bucato steso fuori casa. Sarà l’aria che si occuperà di asciugarla.  Ho usato  molte tonalità di blu per rendere ancora più “viva” quest’opera, con l’intento di rappresentare l’energia che è nella (mia) Superba Genova… Ho chiuso gli occhi, mi sono visto a Spianata Castelletto mentre osservavo la città, i suoi tetti, le cupole ed i terrazzi pensili, il mare che ti fa perdere laggiù all’orizzonte e tutto era un pot-pourri di blu. Il dipinto “Blu Genova No. I” è il primo della nuova collezione…. ne arriveranno  altri ..

La canzone che accompagna il dipinto è “Creuza de ma” di Fabrizio De Andrè. Colgo l’occasione per porgere i miei sinceri auguri di un “Buon Natale 2022” (A.S)

 

Si parla di arte…MEDITATION

Riprendiamo la nostra rubrica dedicata all’arte, in collaborazione con ALESSANDRO SALA.

Ogni settimana presenterà una sua opera,facendoci partecipi delle emozioni, dei pensieri, dei frammenti di vita, che caratterizzano la sua arte…..

Titolo: Meditation

Tecnica: olio e sabbia su tela

Formato: 70x100cm

Introduzione dell’artista:

Dopo la pausa estiva su blog Liguria Dinamic e la conclusione della mia personale in Sassello (SV), ritorno con gioia e serenità nel cuore con l’opera “Meditation”.

Essa sia di buon auspico  per la nuova stagione autunnale.

Vi descrivo brevemente l’opera.

Al  centro spicca  un vestito maschile ma potrebbe esser anche femminile, idoneo per eseguire le asana (posture) meditative, i colori sono molto tenui e candidi, un bianco con delicate sfumature ocra.

Lo sfondo nero  evidenzia il netto distacco da Maia (mondo materiale) ,sette foglie rosse roteano intorno alla figura in completa meditazione ed una è posta ai piedi.  Rappresentano l’autunno, i sette chackra e l’ottava sostituisce il lotus.

Un’aura celeste avvolge ed illumina il devoto/discepolo con l’intento di guadagnarsi il Samadhi. Potrebbe essere un buon inizio per la nuova stagione dedicare 15/20 minuti del nostro giorno alla meditazione,un mezzo per  staccare la mente dal suo frenetico ticchettio e goderci il silenzio. Molto terapeutico!

David Parsons è l’autore di “Tibetan Plateau” musica che accompagna la  visione dell’opera e perché no anche  una meditazione. Grazie a tutti per avermi letto, con augurio di buon autunno. Opera disponibile. (AS)

https://www.youtube.com/watch?v=L9cbf4_eO28

Nettuno

Un personaggio mitologico, il dio del mare, è il protagonista dell’opera, presentata questa settimana dal nostro artista, ovviamente nella “sua personale” interpretazione….

Titolo: Nettuno

Tecnica: olio su tela

Formato: 70x100cm

Introduzione dell’artista:

L’opera che presento questa settimana dal titolo “Nettuno” nasce da una lettura a 360° nel mondo dell’arte.

E’ il dio delle acque , identificato con il greco Posidone, dio del mare, a cui  sono state

dedicate statue (Bologna, Firenze, Roma, Monterosso al mare (SP), Trieste…) templi e basiliche ma pochissime, se non rare, sono le sue rappresentazioni pittoriche.

La mia personale rappresentazione del “dio delle acque” non poteva che essere con una camicia/guscio/contenitore, il cui colore bleu ceruleo crea un movimento, dettato dai venti cosmici.

Nettuno, qui rappresentato, non si eleva nel centro di una piazza o fontana ,ma bensì nel cosmo per riabbracciare il pianeta omonimo (vedasi in alto alla vostra destra il dipinto).

L’interno della camicia è mare, un mare immenso e agitato, un mix di bleu oltremare scuro e bleu di prussia. Vorrei sottolineare che quando realizzai l’interno della camicia in sottofondo c’era la canzone “Mare d’inverno” interpretata da Loredana Bertè scritta da Enrico Ruggeri che consiglio di ascoltare comodamente seduti in poltrona.

Nella mano destra il “nostro” dio stringe il famigerato tridente dai toni caldi (rosso cadmio scuro e chiaro con lumeggiature giallo cadmio chiaro). Il tridente, lancia con tre rebbi, che rappresenta la terra (simbolo agricolo dell’uomo) usata da Nettuno per creare tempeste marine e terremoti è pure l’arma-simbolo della divinità indù Shiva. Oriente e Occidente si incontrano per l’ennesima volta e non è coincidenza.

Vorrei porre la vostra attenzione al cielo e più precisamente alle nuvole all’interno della camicia, poco sotto il colletto, noterete due visi forse non è casualità.

Un goccia (lacrima) d’acqua scende dal tridente sottolineando il dolore di Nettuno per il non rispetto dell’uomo nei confronti del mare.

Lo sfondo ha toni plumbei ove nuvole arabescate si inseguono fra gli alti venti.

La musica che fece da sottofondo nella realizzazione del dipinto “Nettuno” fu l’album “Tales From Topographic Oceans” degli YES che potrete trovare nel link sottostante. Un album seminale per molte bands del progressive odierno.

Buona visione, lettura ed ascolto.

Alessandro Sala

https://www.youtube.com/watch?v=CtCuh99yOPc

La fleur du bien

L’opera che oggi presento, “La fleur du bien”, non è una risposta alla raccolta lirica di Charles Baudelaire “Les Fleurs du mal” ma bensì una diversa e del tutto personale visione del misticismo.

Una brezza che profumava di mare entrò nel mio soggiorno, accarezzando i miei pensieri. Era una sera di fine giugno e seduto sulla mia poltrona mi trovavo assorto nel piacevole ascolto dei Caravan,fautori della scena musicale di Canterbury (prog-rock) con il loro capolavoro ed oserei dire pietra miliare “In the Land of Grey and Pink”. Socchiusi gli occhi e l’immagine di una camicia aperta con un grande fiore dentro, posto nel cuore, si manifestò . Mi addentrai dentro a questo piacevole e creativo momento e un cielo dai toni grigi fece da sfondo alla mia “visione”.

Fui rapido, fulmineo come un ghepardo quando rincorre la preda, un balzo e subito nel mio studio,tela sul cavalletto, matita in mano con una buona dose di adrenalina. Si partì!

Breve descrizione dell’opera: come descritto già sopra, lo sfondo del dipinto ha tonalità grigie, calde ed avvolgenti come i suoni dell’album: il binomio musica-colore prende forma. Vorrei aggiungere a proposito di forma che per il sottoscritto tre cose sono fondamentali per creare un’opera: Concetto, Forma e Colore. Qualcuno potrebbe obiettare dicendo: “…e tecnica” la tecnica ovviamente è insita nell’artista.

La camicia si colora di cielo, quel cielo pulito e candido, dopo un acquazzone estivo. Le braccia aiutano il movimento ad indicare un’apertura al mondo. Un fiore caldo, avvolgente e colmo di luce nasce dal cuore prendendone i suoi colori. Lì è posto il bene che ogni essere umano possiede. Il petalo ha deciso di essere messaggero di bene e amore. Esso rappresenta il modo di porci nei confronti del prossimo con un sincero e onesto sorriso. Mi congedo da Voi con un saluto orientale. “Namasté”. Opera disponibile presso mio atelier.

Alessandro Sala